IN FOTO: Giuseppe Dipierro, Founder e CTO di Uania
La trasformazione digitale del nostro paese ha preso il via, una trasformazione digitale che però sta andando a rilento, con non pochi problemi incontrati sul cammino. Sì, perché è impossibile credere di poter davvero trasformare l’intero paese se ci sono zone dove la connessione ultraveloce, così come quella veloce in realtà, non sono disponibili. È impossibile credere di poter trasformare il paese se la connessione e l’accesso a internet sono intermittenti, se si vengono a creare rallentamenti e blocchi.
Il nostro è un Paese diviso. Da un lato le zone dove ormai la connessione e le nuove tecnologie sono presenti e disponibili, efficienti al cento per cento. Sono zone dove le realtà business possono lavorare senza alcun problema o difficoltà, possono crescere e diventare competitive, possono sviluppare l’economia locale. Sono zone, inoltre, dove anche il privato non incontra alcun genere di difficoltà. Dall’altro lato invece troviamo aree dove l’accesso a internet non è presente, dove la connessione se disponibile è lentissima, dove le nuove tecnologie non sono arrivate. Queste zone non permettono alle realtà business di portare avanti il loro lavoro al meglio. Sono zone dove l’economia locale non può svilupparsi e questo ovviamente ha ripercussioni anche sull’intero paese. Qui anche i privati incontrano non poche difficoltà.
Per fortuna sono disponibili oggi tecnologie che arrivano da alcune interessanti start up, Uania in primis. Grazie a queste tecnologie è possibile intervenire in modo mirato e aiutare la Digital Transformation in Italia.
Di cosa abbiamo bisogno per la Digital Transformation
Affinché sia davvero possibile la Digital Transformation nel nostro paese, è necessario far sì che la connessione ultraveloce sia presente su tutto il territorio, o quasi. Il governo si sta muovendo in questo senso. L’obiettivo, infatti, del PNRR è proprio quello di garantire la connessione ultraveloce e la velocità di accesso al web di 1Gbps al 68% del paese entro il 2026, grazie ad investimenti di 3,8 miliardi di euro. Anche se il governo si sta muovendo, sembra che questo obiettivo sia un po’ troppo ambizioso. Inoltre, resteranno comunque zone dove la connessione veloce non è disponibile. Non solo, in alcune zone magari la connessione può anche arrivare ma non potrà mai essere stabile e capace di garantire quindi la continuità alle realtà business, quella continuità di cui invece hanno bisogno per sviluppare il loro lavoro al meglio.
Business continuity e connessione veloce: Uania in prima linea contro il gap digitale
É proprio questo che Uania con la sua soluzione altamente tecnologica riesce a garantire. Permette di contrastare il gap digitale, portando la connessione veloce in ogni zona del paese, senza limiti di sorta. Consente di ottenere una concessione che è sicura, protetta, che garantisce la business continuity, senza quindi rallentamenti né blocchi.
È una soluzione basata sulla tecnologia Plug&Play, infatti, che permette di aggregare tra loro diverse connessioni in un unico canale, ovviamente protetto. In questo modo si viene a creare una vera e propria somma delle lunghezze di banda, ottenendo una connessione veloce che risulta stabile. Il bello è che tutto questo può essere portato avanti in modo del tutto indipendente dall’operatore, un bel vantaggio. Nel concreto, la soluzione offerta da Uania prevede un dispositivo UaniaBox e un servizio sul data center UaniaCloud. Questi due elementi lavorano all’unisono per garantire l’aggregazione delle connessioni e l’IP pubblico statico. Infine, è disponibile anche una piattaforma, che prende il nome di UaniaDesk. Nata per ultima, questa piattaforma offre a tutti i clienti Uania la possibilità di ottenere assistenza in ogni momento.