Elicotteri, aerei, droni: l’ebrezza del volo

Difficilmente si trova qualcuno che non si faccia affascinare dall’idea del volo: è una chimera che ha attraversato i secoli, accompagnando l’uomo dai tempi di Icaro fino ad oggi.

Ma se il figlio di Dedalo ha esagerato e, per non essersi saputo accontentare, è caduto in mare, oggi l’aereo modellismo consente a tutti di volare, senza levare i piedi da terra, eliminando così il fattore rischio e il fattore paura dell’aria.

Ma una cosa è certa: per portare in volo un aereo, un elicottero o un drone, è meglio avere qualche nozione sul funzionamento del velivolo.

Nel modellismo degli elicotteri, ad esempio, vi sono alcuni elementi che è meglio conoscere per comprendere cosa succeda quando si spostano gli stick (levette) del radiocomando: pale, rotore principale, rotore di coda, ecc…

Rotore principale e rotore di coda

Il componente che più di ogni altro attira l’attenzione in un elicottero sono le pale principali. Queste sono mosse dal rotore, l’elemento finale della trasmissione impressa dal motore.

Volendo prescindere da spiegazioni fisiche complesse, che chiamerebbero in causa effetti giroscopici, leggi di conservazione del movimento angolare, e molto altro, è sufficiente dire che la rotazione rapidissima delle pale provoca una reazione fisica, che grazie alla forza centrifuga, fa mantenere in verticale il piano di rotazione del rotore principale.

Senza nessun tipo di correzione, l’elicottero inizierebbe a girare su se stesso, anche se in direzione opposta a quella delle pale. Per ovviare a questo problema, è stata installata nella coda dell’elicottero un’ulteriore elica (di dimensioni ovviamente ridotte), spinta da un piccolo rotore posto verticalmente. Collegata al motore tramite ingranaggi e cinghie dentate, l’elica di coda gira 5 volte più rapidamente dell’elica principale e ne contrasta la rotazione.

Come sale e come scende l’elicottero

Ad uno sguardo poco attento, potrebbe sembrare che l’elicottero salga grazie alla velocità di rotazione delle pale e scenda diminuendo questa stessa velocità. Ma è un errore. Infatti, una volta raggiunta quella “di crociera”, la velocità delle pale rimane invariata.

Ciò che consente all’elicottero di decollare ed atterrare è invece l’inclinazione delle pale principali (e di riflesso anche di quelle di coda). Tale inclinazione è detta “passo” ed è proprio questa che consente di aumentare o diminuire la portanza dell’aria (e quindi di salire o di scendere).

Nel modellismo degli elicotteri la tecnologia del passo non è disponibile nei velivoli più semplici (coassiali), ma la si ritrova comunque in tanti altri modellini, anche a prezzi accessibili.

Anche il rotore di coda varia la propria inclinazione (passo) per aumentare o diminuire la capacità di contrasto della rotazione delle pale principali.

Avanti – indietro e destra – sinistra

Riassumendo: la rotazione delle pale principali consente all’elicottero di mantenere la posizione nel piano verticale; la rotazione delle pale di coda impedisce che il velivolo ruoti su se stesso; l’inclinazione delle pale consente il decollo e l’atterraggio.

Ma per andare avanti e indietro? E per spostarsi a destra e a sinistra?

Il movimento avanti e quello all’indietro sono dati dall’inclinazione di tutto il piatto di rotazione del rotore principale rispettivamente in avanti e indietro.

Simmetricamente, l’inclinazione laterale è effettuata con lo spostamento a destra e a sinistra dello stesso piatto di rotazione del rotore.

Infine, se si vuole far girare il muso dell’elicottero da una parte o dall’altra, si farà intervenire il rotore di coda: la variazione dell’inclinazione delle pale di coda consente all’elicottero di girare a destra o a sinistra.

Acrobazie 3D negli elicotteri da modellismo

Nel modellismo degli elicotteri sono poi previste le acrobazie 3D, una tecnica che non tutti i modelli pilotati dagli uomini possono permettersi: ruotato di 180 gradi, il peso dell’elicottero romperebbe le pale.

Piatti con angoli di rotazione del rotore principale a 120 gradi consentono invece ai modellini radiocomandati di effettuare delle acrobazie uniche e spettacolari.

Ma attenzione, per non fare la fine di Icaro, sarà necessario progredire lentamente nella pratica del pilotaggio, magari iniziando da un simulatore al pc, studiando attentamente il funzionamento degli stick presenti sul radiocomando: quello di destra per l’inclinazione in avanti e indietro e destra sinistra del rotore principale; quello di sinistra per aumentare il numero di giri di rotazione e per modificare il passo e per la rotazione dell’elicottero sull’asse orizzontale.

Di admin

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