La tecnologia sta radicalmente cambiando le nostre abitudini e non solo. Ormai il mercato dell’intrattenimento, in primis, non può prescindere dalle nuove chicche che riescono ad allettare una fetta sempre più vasta della popolazione mondiale. Negli ultimi anni, soprattutto, si sente parlare di veri e propri concetti che sembrano quasi rivoluzionari. Tra tutti spicca la realtà virtuale, spesso abbreviata in “VR”: si tratta di un mondo digitale a parte, esplorabile attraverso degli appositi visori. Gli utenti vengono così avvolti da ambienti visivi realistici, ma comunque astratti, che stimolano la loro percezione visiva. Stiamo parlando a tutti gli effetti di una tecnologia immersiva, che trascina le persone in nuovo spazio tridimensionale, dove non esiste alcuna barriera geografica e si gode di una maggiore libertà di movimento.
Anche i videogame ne fanno ormai ampio utilizzo, regalando così ai player un’esperienza di gioco molto più forte rispetto a quella che si può provare impugnando un controller e osservando l’azione che scorre su un monitor. Persino alcune tipologie di attrazioni tipiche di una piattaforma di casinò online (quelle che offrono giochi di carte o bingo) vogliono implementare la realtà virtuale, specie per quanto riguarda le slot machine. Oggi possiamo affermare senza pericolo di smentita che la tecnologia sta scrivendo sia il presente sia il futuro del gaming. A poco a poco le vecchie tradizioni vengono superate: d’altro canto, già da adesso non è più necessario possedere una specifica console per giocare, considerando che esistono svariati servizi di cloud gaming e che persino sugli smartphone vengono proposte talvolta le conversioni mobile di grandi titoli videoludici.
Un’altra novità degli ultimi tempi è rappresentata dal metaverso, uno spazio virtuale nel quale è possibile incontrarsi e persino lavorare ed effettuare compravendite. In un’epoca in cui i videogiochi presentano puntualmente contenuti scaricabili a pagamento, l’agevolazione delle transazioni è un aspetto da non sottovalutare. Le differenze con il mondo reale diventano quasi impercettibili. E dire che fino a qualche decennio fa il metaverso sembrava appannaggio esclusivo della fantascienza, dato che fu teorizzato a malapena in qualche romanzo degli anni ’90, quando si immaginava come sarebbe stato possibile vivere in una realtà alternativa attraverso un avatar personalizzabile. Lo scopo del metaverso è stato poi raggiunto: eliminare le limitazioni spaziali, facendo uso della stessa realtà virtuale o della realtà aumentata, vale a dire l’arricchimento delle percezioni sensoriali attraverso l’elettronica, come avviene ad esempio nella chirurgia robotica.
Infine, non si può non citare l’IA, ossia l’intelligenza artificiale. Una disciplina che si occupa delle capacità dei sistemi informatici che riescono a simulare e riprodurre il pensiero umano. La macchina diventa così sempre più simile all’uomo, agendo come lui al punto da assottigliare ogni differenza e far sì che i risultati delle operazioni svolte possano sembrare prodotti da un essere biologico così come da un computer.Per questo motivo l’intelligenza artificiale, paradossalmente, è spesso stata osteggiata dalla scienza, anche solo per ragioni puramente etiche: Stephen Hawking la considerò persino una minaccia per l’umanità. Anche in Italia, tuttavia, si fa utilizzo di questo tipo di tecnologia, che negli ultimi mesi ha conosciuto un boom non indifferente ponendo l’accento sui titoli sui quali si dovrebbe investire in relazione all’IA. Insomma, le tendenze digitali sembrano davvero inarrestabili.