Sono oltre 130 mila le imprese high tech italiane concentrate soprattutto nel settore dell’informatica (62,5%) e della fabbricazione di apparecchi medicali e di precisione (19%). Oltre un quinto delle imprese del settore ha sede in Lombardia (28.470 imprese, 21,8% nazionale), vengono poi il Lazio (12.785 imprese, 9,8%) e il Veneto (11.098 imprese, 8,5%).
Nel 2008, l’interscambio di prodotti innovativi dell’Italia ha sfiorato i 50 miliardi di euro: oltre 29 miliardi l’import e quasi 20 miliardi l’export. La Lombardia è leader tra le regioni anche nel commercio internazionale: è lombardo infatti oltre la metà delle importazioni e un terzo delle esportazioni nazionali.

Secondo il Lazio con il 14,4% delle import italiano e 16,5% dell’export e terzi il Piemonte per import (4,7%) e la Campania per export (7,4%). Ed è l’Unione Europea la destinataria principale delle esportazioni tecnologiche italiane per un importo di quasi 11 miliardi di euro, pari al 56% del totale. Seguono l’America Settentrionale (12,2%) e i Paesi europei non aderenti all’Unione (12,1%).
Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese e Istat al 2008.
Giovedì 11 giugno, ore 9.00, incontro in Camera di commercio. E per quanto riguarda le opportunità di innovazione tecnologica e ricerca scientifica nel settore dell’ICT, l’11 giugno prossimo, alla Camera di Commercio di Milano, si terrà l’incontro “ICT & Embedded Systems: strumenti ed opportunità per le PMI”, organizzato da Innovhub, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con la Ciaotech (Gruppo PNO).

Sarà l’occasione per conoscere l’andamento delle grandi aziende del settore e le opportunità di finanziamento europee a disposizione ma anche per facilitare il dialogo e stimolare l’incontro tra piccole imprese, attori industriali e operatori tecnico-scientifici.
“Milano e la Lombardia – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – si pongono da sempre come avanguardia a livello nazionale ed europeo, a partire proprio dall’innovazione. Sull’innovazione il nostro territorio vanta infatti posizioni importanti: dal numero di imprese che si riferiscono a questo settore, all’occupazione nei settori ad alta tecnologia e conoscenza. In un mondo tuttavia sempre più interconnesso, e quindi più concorrenziale, occorre fare di più, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Servono iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per valorizzare gli investimenti in ricerca e nello sviluppo. Una strategia di “fare sistema” che deve coinvolgere anche le istituzioni”.



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